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Cura della Calla
Come prendersi cura della Calla
Un fiore elegantissimo, a forma di calice, su un lungo stelo… La Calla, o Zantedeschia, è apprezzatissimo sia come fiore reciso che come pianta.
Come fiore reciso, la Calla si utilizza soprattutto nei bouquet da sposa e negli allestimenti floreali, proprio grazie al suo colore bianco e alla sua eleganza. Tuttavia, la Zantedeschia si può acquistare anche come pianta, ed esistono ibridi con infiorescenze di colori diversi dal classico bianco.
In questo articolo ti spiegheremo come prenderti cura della tua Calla nel migliore dei modi.
Come l’Anthurium, anche la Calla è una pianta appartenente alla famiglia delle Aracee, ma a differenza di suo “cugino” non è originaria dell’America Centrale, bensì dell’Africa Subsahariana. Non per niente, viene spesso chiamata “giglio del Nilo”, anche se prolifera soprattutto nelle zone paludose dell’Emisfero Sud.
Il nome Calla deriva dal greco “kalòs” – bello – mentre il nome scientifico Zantedeschia le venne conferito nel 1826 dal botanico tedesco Kurt Sprengel in onore dell’amico e collega italiano Giovanni Zantedeschi.
La sua caratteristica fondamentale è l’assenza di fusto: infatti le foglie di un bel colore verde brillante, lunghe, grandi, e dai contorni ondulati, partono direttamente da un rizoma sotterraneo.
Come succede per l’Anthurium, quello che noi chiamiamo fiore è invece una spata: si tratta quindi di una brattea, cioè una foglia modificata che serve a proteggere l’infiorescenza (lo spadice giallo che sta al centro). Su questa infiorescenza, portai osservare dei “bitorzoli” in basso – che sono i fiori maschili – e dei fiorellini tipo peluria sulla sommità, che sono i fiori femminili. I frutti della calla assomigliano a delle bacche.
A differenza del “cugino” centroamericano Anthurium, invece, la Calla non è una pianta epifita, bensì bulbosa.

La Calla, in natura, cresce spesso lungo i corsi d’acqua e al riparo dal sole grazie all’ombra delle piante più alte. Quindi ama la luce ma non quella diretta, che farebbe ingiallire le foglie.
La Calla inoltre soffre moltissimo degli sbalzi di temperatura e le correnti d’aria: l’ideale sarebbe mantenerla da una temperatura costante di circa 20°, che è quella del suo ambiente naturale.
Questo non vuol dire che la Calla non possa anche essere tenuta all’esterno, ma la posizione in cui collocarla deve essere scelta con estrema cura. L’ideale sarebbe su un balcone che dà a est, oppure in una parte riparata del giardino. Ovviamente va riportata immediatamente in casa non appena le temperature iniziano a scendere!
La Calla cresce vicino ai corsi d’acqua: ama quindi avere il terreno sempre umido e anche la nebulizzazione sulle foglie, sempre con acqua demineralizzata dato che la Calla non ama il calcare.
Attenzione però! L’acqua deve avere la possibilità di drenare facilmente. Si può ottenere questo risultato per esempio sistemando dell’argilla espansa o della ghiaietta nel sottovaso ed evitando accuratamente i ristagni d’acqua.
Infine, la Calla ha una particolarità rispetto ad altre piante fiorite: nei mesi in cui non fiorisce (tipicamente da ottobre a maggio), necessita solo di avere il terreno umido quel tanto che basta. Invece nei periodi della fioritura, la Calla ha bisogno di essere abbondantemente annaffiata.
A questo proposito, generalmente la Calla fiorisce dalla tarda primavera fino a metà estate se è del tipo precoce, mentre nella seconda parte dell’estate fino all’inizio dell’autunno se è di tipo tardivo. I tipi di Calla a fioritura precoce potrebbero persino fiorire in febbraio e marzo!

Per concimare la Calla, è sufficiente utilizzare un concime per piante fiorite diluito in acqua da utilizzare ogni 2 settimane esclusivamente nel periodo della fioritura.
È importante che il concime che acquisterai per prenderti cura della Calla sia ricco soprattutto in Potassio e in Fosforo più che in Azoto, e che inoltre contenga i cosiddetti microelementi, quali Ferro, Manganese e Zinco.
La Calla ha bisogno di un terriccio organico che contenga una buona quantità di torba, che ha il potere di trattenere l’umidità, così necessaria per la pianta.
La Calla andrebbe rinvasata ogni due anni fuori dal periodo della fioritura , di solito poco prima che questa abbia inizio. È indispensabile fare attenzione alle dimensioni del vaso rispetto alla pianta o alle piante: è infatti possibile sistemare più piante in un medesimo vaso, ma questo deve essere sufficientemente ampio per accoglierle al meglio.
È proprio in occasione del rinvaso che si può provare a piantare nuove piantine di Calla.
La Calla si propaga per rizoma, che sarebbe quella sorta di radice “bitorzoluta”, come lo zenzero, ad esempio, oppure il topinambur. Con degli strumenti sterilizzati, possiamo tagliare una delle escrescenze più piccole dal rizoma principale e piantarla in un vaso sufficientemente grande, posizionandola al centro del vaso stesso.
Il terreno, che avrai preparato in precedenza, deve avere una certa quantità di materiale organico (come ad esempio la torba) per favorire il mantenimento dell’umidità, che è indispensabile per la crescita ottimale della Calla. Nel sottovaso sarebbe opportuno collocare della ghiaia o dell’argilla espansa per favorire il drenaggio dell’acqua in eccesso.
Nel caso in cui desideri di piantare più rizomi all’interno del medesimo vaso, ricordati di distanziarli di circa 10cm l’uno dall’altro!
Inoltre, ricordati di prenderti cura anche della radice della Calla da cui hai tagliato i rizomi: le parti “ferite” devono essere trattate con dei prodotti fungicidi per evitare lo sviluppo di marciumi e infestazioni fungine.

Per prenderti cura della Calla in maniera ottimale, è importante conoscere i parassiti che possono attaccarla.
Uno dei principali parassiti che attacca le nostre piante verdi è la Cocciniglia, e anche la Calla ne può essere vittima. La si riconosce perché crea delle piccole colonie dall’aspetto biancastro accompagnate da filamenti, soprattutto sul retro della foglia: se osserverai le macchioline con una comune lente d’ingrandimento, riuscirai a distinguere gli insetti.
Si può togliere con un batuffolo imbevuto di alcool denaturato; se l’infestazione è importante, è meglio rivolgersi a un’agraria che ti consiglierà il prodotto adatto.
Un altro parassita tipico della Calla è il ragnetto rosso, la cui infestazione è facilmente riconoscibile perché le foglie presentano delle zone picchiettate di giallo. Se l’infestazione è modesta, basta mantenere umido l’ambiente attorno alla pianta, perché questi parassiti si propagano quando l’ambiente è troppo secco. Se invece l’infestazione è importante, usa con cautela un prodotto acaricida.

Attenzione agli onnipresenti Afidi: si annidano di solito nelle pieghe delle foglie della Calla, che sono fatte come una specie di imbuto. Controlla sempre nelle parti nascoste! Si possono togliere a mano, come la Cocciniglia, oppure usando un apposito prodotto.
Come anche per altre piante, anche la tua Calla ti “parla” di sé attraverso lo stato delle sue foglie.
- Foglie senza corpo e scolorite? La stai annaffiando troppo poco!
- Foglie con parti scure? Hanno preso troppo sole diretto!
- Foglie molto verdi e in numero eccessivo rispetto ai fiori? Sembra una cosa positiva, invece non lo è! Vuol dire che hai sbagliato fertilizzante. Quello che stai usando è troppo ricco in azoto e non è adatto alle piante fiorite!
Come faccio a far rifiorire una Calla?
Se ti prendi cura della Calla adeguatamente, di solito non ha particolari problemi a rifiorire, se curata adeguatamente. Però talvolta può succedere che la tua calla stenti a fiorire.
Qui di seguito i principali motivi per cui la tua Calla non fiorisce:
- troppa luce diretta oppure, al contrario, troppo poca;
- se ti sei cimentato con la propagazione della Calla e hai piantato i rizomi per far nascere nuove piantine, verifica che i rizomi non siano troppo superficiali: devono essere piantati a 10 cm di profondità circa.
- il fertilizzante: forse è troppo poco oppure è quello sbagliato, cioè troppo ricco in azoto e quindi non adatto alle piante fiorite. Se, assieme alla mancata fioritura, ti trovi di fronte a una grande proliferazione di foglie di un bel verde acceso, è assai probabile che la ragione sia questa.
- l’umidità: il terreno deve essere sempre umido, ma mai fradicio.
- lo spazio a disposizione: se sono tanti anni che non rinvasi la tua Calla, è probabile che il rizoma si sia moltiplicato senza che tu te ne accorgessi e che il vaso sia diventato ormai troppo piccolo! La Calla andrebbe rinvasata ogni due anni circa e in un vaso di dimensioni adeguate. Se il rizoma si è sviluppato, puoi provare a propagare la tua Calla tagliando i i rizomi più piccoli da quello principale e piantarli in altri vasi.
E tu, hai provato i nostri consigli?
Hai altri suggerimenti o un asso nella manica e vuoi condividere con noi i tuoi trucchi per prendersi cura della Calla? Scrivicelo nei commenti, amiamo condividere l’amore per curare le piante!