Cura dell’Anthurium

Come prendersi cura dell’Anthurium

Impossibile confondere l’Anthurium con altre piante: la sua brattea rossa e il suo spadice giallo sono delle caratteristiche che lo rendono immediatamente riconoscibile anche ai meno esperti.

Si tratta di una pianta adatta ad essere regalata in ogni occasione: poiché le infiorescenze sembrano dei cuori, è un regalo perfetto per San Valentino. Per la stessa ragione, è anche un regalo adatto a un matrimonio. Infine, è un splendido regalo per Natale, per via del suo colore festoso.

Vediamo ora come prendersi cura dell’Anthurium al meglio, perché anche se si tratta di una pianta di facile gestione, tuttavia è necessario adottare una serie di accorgimenti per farla prosperare nel migliore dei modi.

Carta di Identità

Posizione e Illuminazione

Annaffiature: come e quanto bagnare l’Anthurium

Concimazione dell’Anthurium

Terreno per coltivare l’Anthurium e il rinvaso

Propagazione dell’Anthurium

Parassiti e malattie dell’Anthurium

I tuoi suggerimenti

Carta di Identità

L’Anthurium è una pianta originaria dell’America tropicale appartenente alla famiglia delle Aracee. Per questa ragione, alle nostre latitudini è molto difficile che riesca a resistere all’aperto e deve essere tenuta dentro casa.

Inoltre, l’Anthurium è una pianta epifita: sai cosa vuol dire? Che cresce su altre piante! Proprio così: in natura, l’Anthurium cresce su rami o persino sugli alberi!

Le foglie dell’Anthurium sono di un bel verde intenso, lucide, e ricordano vagamente la forma di un cuore; ma la sua caratteristica principale è l’infiorescenza, caratterizzata da una brattea di colore vivace, detta “spata”, e da uno spadice giallo al suo interno.

Il suo stesso nome fa riferimento allo spadice: deriva dal greco “anthòs”, fiore, e “ourà”, coda. La specie di Anthurium più venduta in Italia è sicuramente l’Anthurium Andreanum.

Lo sapevi che…?

La spata non è un fiore: i fiori dell’Anthurium sono in realtà quei piccolissimi fiorellini bianco/gialli che crescono sullo spadice.

Posizione e Illuminazione

Per prendersi cura dell’Anthurium in maniera ottimale, bisogna sempre pensare a ricreare il più possibile le condizioni climatiche del Paese d’origine, in questo caso l’America Centro-Meridionale.

L’Anthurium ama la luce ma assolutamente non quella diretta: la posizione ideale potrebbe essere accanto a una finestra con delle tende non oscuranti sempre chiuse; oppure in una stanza adiacente a una veranda, in prossimità dell’ingresso alla veranda stessa: questa impedisce alla luce solare diretta di entrare, ma permette alla luce diffusa di entrare.

Attenzione poi al nemico n. 1° dell’Anthurium: le correnti d’aria! Fanno appassire le foglie e poi è molto difficile far sì che la pianta si riprenda.

Un occhio particolare, inoltre, va alle temperature: quella ideale sta sui 25 C° e non deve mai scendere sotto i 15. Anche gli sbalzi di temperatura vanno assolutamente evitati, perché la pianta ne soffre.

Annaffiature: come e quanto bagnare l’Anthurium

Come regola generale per annaffiare l’Anthurium, ricorda che il terreno deve essere sempre umido ma mai fradicio, per evitare che le radici marciscano; l’ideale sarebbe sistemare dell’argilla espansa o della ghiaietta nel sottovaso, in maniera che la pianta abbia sempre dell’acqua a disposizione senza che questa sia a contatto diretto con le radici. È comunque importante evitare ristagni di acqua importanti nel sottovaso.

Ti accorgerai inoltre che l’Anthurium ha delle radici veramente speciali, che la Natura ha perfezionato per permettergli di prosperare sui rami di altre piante: oltre a quelle profonde, ne ha anche di superficiali. Ebbene, anche queste, se sporgono in superficie, devono avere un adeguato apporto idrico: prova a coprire il terriccio con del muschio!

Ma manca qualcosa per ricreare le rigogliose foreste del Centro-America da cui proviene l’Anthurium: l’umidità costante nell’aria! Quello che noi esseri umani sopportiamo a fatica è invece graditissimo all’Anthurium.

Come aumentare l’umidità nell’aria per le piante? Semplice: utilizziamo uno spruzzino per nebulizzare dell’acqua demineralizzata sulla pianta. L’acqua demineralizzata si ottiene, ad esempio, lasciando sedimentare l’acqua di rubinetto nello spruzzino oppure in un altro contenitore: è molto importante farlo, perché la nostra acqua è ricca di calcare, sostanza che l’Anthurium non gradisce.

Un ultimo accorgimento per prenderti cura del tuo Anthurium: non bagnare le infiorescenze e, in estate, cercare di annaffiare la pianta di mattina presto e di sera, per evitare le ore in cui c’è il picco di calore.

Concimazione dell’Anthurium

È necessario concimare l’Anthurium? Certamente: si richiede un concime liquido da somministrare diluito 1-2 volte al mese, tipicamente da aprile a settembre; nei mesi freddi, infatti, l’Anthurium va in riposo vegetativo e dare concime potrebbe essere controproducente. Il concime ideale deve contenere sia i cosiddetti macroelementi (quali azoto, fosforo e potassio) sia i microelementi (come ad esempio zinco, rame e ferro): questi ultimi scongiurano la comparsa di ingiallimenti delle foglie.

Terreno per coltivare l’Anthurium e il rinvaso

Il terriccio da usare per coltivare l’Anthurium deve essere ricco di sostanze organiche, poroso e con un Ph compreso tra 5 e 6 (quindi leggermente acido), questo perché che l’Anthurium è una pianta epifita che, in natura, vegeta su altre piante. Usa un terriccio per Orchidee oppure terriccio universale mescolato a elementi di origine vegetale.

Rinvasare un Anthurium

Ogni due anni circa, l’Anthurium andrebbe rinvasato. Ricordati di controllare ogni tanto il fondo del vaso: se le radici fanno capolino dal foro, vuol dire che è arrivato il momento di rinvasarlo, preferibilmente all’inizio della primavera.

Utilizza sempre un terriccio che riproduca le stesse condizioni in cui l’Anthurium si sviluppa in natura: preferisci quindi un terriccio per Orchidee. Se non disponi di questo terriccio, puoi provare a utilizzare il terriccio universale mischiato con materiali vegetali come pezzetti di legno, torba, sfagno (muschio di torba) o carbone di legno. Il vaso ideale per il rinvaso dell’Anthurium non deve essere eccessivamente grande.

Propagazione dell’Anthurium

L’Anthurium si propaga per seme o, quando lo si rinvasa, si può eventualmente suddividere i cespi nuovi dalla pianta madre, accertandosi però che ad ogni cespo corrispondano delle radici proprie.

Propagare l’Anthurium è un’operazione delicata, ma non è obbligatoria: anche se non lo fai, l’Anthurium vivrà benissimo lo stesso!

Parassiti e malattie dell’Anthurium

Uno dei principali parassiti dell’Anthurium e delle nostre piante verdi è la Cocciniglia. La si riconosce perché crea delle piccole colonie dall’aspetto biancastro accompagnate da filamenti, anche sul retro della foglia: se osserverai le macchioline con una comune lente d’ingrandimento, riuscirai a distinguere gli insetti.
Si può togliere con un batuffolo imbevuto di alcool denaturato. In emergenza, utilizza con cautela dei prodotti specifici.

Un altro parassita dell’Anthurium assai diffuso è il pidocchio delle piante, di colore bianco-verdastro. Con i pidocchi delle piante ci vuole pazienza, perché vanno tolti a mano.

Puoi provare a tener lontani i parassiti dell’Anthurium con un decotto d’aglio: fai bollire per 10 minuti circa 50gr di aglio per litro d’acqua. Lascia raffreddare il decotto e poi versalo in uno spruzzino. Nebulizzerai il decotto d’aglio sulle infestazioni di parassiti del tuo Anthurium tutti i giorni. In via preventiva, invece, basta farlo ogni 3 settimane circa.

Ulteriori malattie dell’Anthurium sono le infestazioni di funghi e muffe: per evitarle, è sufficiente evitare i ristagni d’acqua, specialmente nel sottovaso.

cura dell'anthurium - foglia danneggiata

Come faccio a far rifiorire un Anthurium?

Normalmente l’Anthurium fiorisce soprattutto nella stagione calda, ma se riusciamo a mantenere sempre stabili le stesse condizioni climatiche – tanta luce indiretta, temperatura ideale sui 25° e mai meno di 15°, umidità costante, niente correnti d’aria – potrebbe benissimo fiorire per tutto l’anno. Se invece il tuo Anthurium non ne vuol proprio sapere di rifiorire, allora potrebbe essere che gli manchi del concime.

E se vedi dei “bitorzoli” verdi sullo spadice, non prendere paura! Non sono parassiti, anzi: sono i frutti dell’Anthurium che si sono sviluppati dal fiore fecondato, e quindi sono la prova che la pianta è davvero in salute e si trova a suo agio in casa tua!

Altri accorgimenti per il tuo Anthurium

  1. Pulisci ogni tanto le foglie dalla polvere con un panno morbido, ma non utilizzare un lucidante fogliare, che l’Anthurium non gradisce.
  2. Togli le foglie ingiallite e secche. Non sono necessariamente sintomo di malattia, ma vanno eliminate. Non è invece necessario potarlo.
  3. È probabile che ti servirà un tutore per le infiorescenze, che sono pesanti e tendono a piegare lo stelo.

I tuoi suggerimenti

E tu, hai provato i nostri consigli?
Hai altri suggerimenti o un asso nella manica e vuoi condividere con noi tuoi trucchi per curare l’Anthurium? Scrivicelo nei commenti, amiamo condividere l’amore per curare le piante!

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